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23/11/23

Tiramolla 23 del 1971****


Mi è arrivato un bel lotto di fumetti, di cui parecchi Alpe e visto che nonostante le buone intenzioni su Retronika non è che si sia parlato così tanto dei personaggi di questa casa editrice penso che sia il caso di rimediare. 
Il Bianconesimo ha sempre pervaso questo blog fagocitandolo...ma parlare di Bianconi è più semplice che parlare di Alpe. In Bianconi, specialmente dagli anni settanta in su gli autori si potevano contare sulla punte delle dita, in Alpe c'è sempre stato un grande viavai di artisti e personaggi 
Comunque iniziamo a sfogliare questo numero di Tiramolla. La prima cosa che bisogna notare è che Alpe del formato degli albi se ne è sempre catafottuto, probabilmente pensava che nessuno li collezionasse e quindi le serie principali di Tiramolla e Cucciolo sono state pubblicate in varie misure: albo spillato, libretto, gigante, mignon, ecc...
Nei primi seventies  alla redazione preferivano il formato Almanacco.
Il periodo degli anni settanta per quando riguarda Tiramolla e Cucciolo lo ricordo bello vivo, un sacco di characters di Bonvi, Peroni, Bottaro, Rebuffi, Manfrin, ecc...
Le storie pubblicate da Caregaro erano più complesse e mature di quelle pubblicate da Bianconi, credo che proprio il target fosse differente, In Bianconi si indirizzavano prevalentemente ai bambini mentre in Alpe forse anche agli adolescenti cresciuti. 
È peccato dire che gli Alpe erano disegnati e scritti meglio di tutti gli altri albi concorrenti? 

04/11/20

Zeffy e Cerry i Sandra e Raimondo di Egidio Gherlizza



Tano Strilla mi ha inviato questa carinissima storia e queste sono le sue note:
Egidio Gherlizza è un artista di cui si parla troppo poco, eppure il suo personaggio più fortunato, il 'clochard' Serafino, un canguro antropomorfo, le cui avventure potevano ricordare, per poesia e delicatezza, quelle del 'Vagabondo' di Chaplin, è anche stato titolare di un periodico tutto suo, dopo aver esordito come comprimario sul 'magazine' Tiramolla. Come per molti autori nostrani, è più conosciuto in Francia dove, sotto lo pseudonimo di Gher, oltre a pubblicare i suoi personaggi e molte storie 'libere', ha disegnato un centinaio di episodi di Kiwi scritti da Cézard.

02/11/20

Cucciolo e Beppe in Gli eroi dell'abisso (1956)

Il caro Florindo Fusco (Lambik) mi ha inviato questa storia del 1956 e ristampata su “Le Storie di Cucciolo”, anno XI, nr. 5, maggio 1969. Io non riesco ad individuare l'autore e vi lascio le note che mi ha inviato Lambik

07/01/20

I soliti ignoti di Manberto: Tiramolla "Buco che fai sorpresa che trovi"






Florindo Fusco mi ha mandato per e-mail questa bella parodia del capolavoro di Monicelli realizzata da quel geniaccio Umberto Manfrin.

Scrive Florindo:

Buco che fai sorpresa che trovi", era inclusa in "Il grande Cucciolo" n. 10, supplemento  a "Storie e Fiabe" n. 4 dell'agosto 1973A me pare che questa storia debba essere stata pubblicata per la prima volta diversi anni prima del '73, forse nel 1958. Ipotizzo che quella sia la data, sulla base di alcuni elementi che sembrano riferiti quell'anno: il film "I soliti ignoti", di cui nella storia abbondano evidentissime citazioni, uscì proprio nel 1958; il maggiordomo Saettacomparso (se non sbaglio) nel 1959, non è tra i personaggi; nella prima vignetta compare, tra gli altri riferimenti alla parola-tormentone "buco", anche il cartello "votate Bucalossi",  probabile riferimento al politico Pietro Bucalossi, che pur non essendo ancora diventato stranoto, proprio nel 1958 (maggio) era stato eletto deputato per la prima volta nella circoscrizione di Milano.Un piccolissimo dettaglio che personalmente mi affascina: nella prima spassosissima vignetta si vede un pilastro (angolo del cinema, in alto adestra) che da solo, per quanto mi riguarda, ha il potere di imprimere alla scena un delizioso sapore anni '50.

05/05/17

Tricokaputt e Tricofulgor (1968)


Tempo fa un lettore del blog citò i titoli di alcune storie di Cucciolo che ricordava con nostalgia. Uno di quei titoli, “Tricokaputt e Tricofulgor”, mi è rimasto impresso nella memoria. Tra i pochissimi albi che ultimamente mi sono capitati casualmente tra le mani, un Cucciolo del 1968, ho ritrovato proprio quella storia.

29/09/16

Non siamo Mondadori ma le parodie le sappiamo fare anche noi! La commedia dell'arte vista da Rebuffi.


Il tutto è stato recuperato da Gaspare Pero che nella sua mail mi indica come storia ristampata su Raccolta Storie di Cucciolo numero 28 del 1971.
Gas scrive: Ciao Salvatore, verso la metà del XVIII secolo Carlo Goldoni portava in scena "Arlecchino servitore di due padroni"... Poco più di duecento anni dopo, forse in risposta alle blasonate parodie Disney, in casa Alpe veniva preparata e pubblicata la storia che ti allego, che mette in scena i principali personaggi del fumetto Cucciolo, compresi Mister Alt e il direttore in persona!
Io continuo così:
Mentre nell'onnipotente Topolino libretto, per anni edito da Arnoldo Mondadori con splendidi risultati economici e d'immagine, facevano (e fanno tutt'ora con Panini) sfracelli le splendide parodie di Carpi, Bottaro e Chierchini nel piccolo ma fantastico mondo di Giuseppe Caregaro si sbeffeggiava la commedia dell'arte. Mister Alt, controfigura bionda degli autori Alpe e non solo di Giorgio Rebuffi (autore di questa storia) ci introduceva in una commedia a quadretti con gli stessi tempi e stili del Goldoni. 

15/08/16

Se la questione "immigrati" fosse stata gestita da Umberto Manfrin


Gaspare Pero ha trovato un altra chicca che a me diverte per il bellissimo ribaltamento dei ruoli.
L'antefatto nella mail di Gaspare:
"Su Tutto Cucciolo 46 del 1966 (ma è una raccolta quindi la storia è ancora più vecchia!) c'è questa sequenza nella storia "Psicologia della vendita" di Manfrin che illustra come funzionano le espulsioni degli "indesiderati" in Africa, nei confronti dell'uomo bianco.
Il "reato" di cui si sono macchiati Bombarda e Salsiccia è l'aver fatto morire le galline di una tribù cercando di spacciare dei ceci secchi per mangime.
A Cucciolo e Beppe va meglio perché vendono gli stessi ceci secchi come proiettili per cerbottane o raccolti in collane.E qui nel presente fioccano gli extracomunitari coi loro commerci abusivi..."
Io invece che delle robe politiche (sono della corrente del Gaber...ma cos'è la destra...cos'è la sinistra?) , religiose, cose di razza e ambaradan vari me ne infischio beatamente  mi diverto a leggere di questi leghisti stampati in negativo.

30/05/14

Scoperto il cognome di Beppe


Gaspare Pero ha beccato il cognome del personaggio di Giorgio Rebuffi  nella storia "Il certificato" che apre  Tutto Cucciolo n. 195 del 1983

08/04/14

Tutto Cucciolo ed i ricordi fumettosi di un’estate sicula degli anni ottanta


L'albo era proprio questo qui

In una caldissima  mattina agrigentina degli anni ottanta, visto che il sole è accecante ed il nascondino  impraticabile, io ed i miei amichetti decidiamo di allestire un mercatino dell’usato perché ci servono gli spiccioli per comprare le figurine dell’album del Grande Mazinga

01/01/14

Recensione di Gaspare Pero: Tiramolla in "Abbacchio con pistacchio" di Alberico Motta


Anno nuovo, recensione nuova! E, come si conviene durante le partite a carte consuete in queste feste in famiglia, "scendo con un carico" (tipo asso a briscola): la recensione di una storia di Alberico Motta per Tiramolla!
La scelta di redigere una piccola scheda sull'unica storia di Motta non è stata per sottrarre gloria agli altri autori presenti in queste antologie fumettosa (Renzi e Rebuffi su tutti), ma perché la storia in questione mi ha particolarmente sorpreso oltre che divertito.Verso la metà del libro "Tiramolla 60+1", la sequenza di storie firmate Renzi e Rebuffi fa una pausa, proponendo "Abbacchio con pistacchio", nella quale Motta esalta la golosità del figlio della gomma e della colla facendolo cedere innanzi a una porzione multipla di abbacchio al pistacchio, cibaria inclusa nel menù del giorno di un ristorante della sua città. 
Il tutto, beninteso, dopo confronto di Tiramolla con se stesso, tradotto genialmente in duplicazione del personaggio invece che in una più banale riflessione didascalica...
 

Va da sé che all'abbuffata faccia seguito un sonno travagliato, nel quale un Tiramolla gonfio come un otre fa sogni bizzarri che lo catapultano qua e là... Sogna di essere un'annoiata pompa di benzina che decide di farsi un giro entrando nel serbatoio dell'ultima auto cui viene fatto il pieno, ritrovandosi a vivere una contorsionistica esperienza che forse omaggia un po' "Tempi moderni" dell'immenso Charlie Chaplin... 

20/12/13

Giona contro Gastone Paperone


Premetto che questo scontro molto probabilmente non sarà disegnato da nessuno perchè essendoci la Disney di mezzo dubito che ci darebbero il permesso.
Io un idea me la sono fatta . 

21/11/13

Il Tiramolla dell'Annexia secondo Gaspare Pero


Posto la mailrecensione di Gas75 con qualche aggiunta*:

Ieri, uscito dal lavoro, sono andato in fumetteria a ritirare i due volumi dell'Annexia dedicati a Tiramolla.
Sono davvero due balenotteri, di oltre 300 pagine ciascuno, con una copertina stampata su una apparente "carta povera", che tuttavia rende pienamente la passione dei curatori *(Luca Montagliani per sua maestà Giorgio Rebuffi ) di queste antologie nel raccogliere queste storie oramai antiche e rarissime, oltre a svariati contenuti extra (copertine originali, articoli,...); storie ristampate non attraverso tavole originali (in molti casi introvabili), ma ripulendo scansioni di collezioni private (non sta scritto esplicitamente, lo deduco), sacrificando i colori ma ottenendo un bianco e nero pulito che sa tanto di riuscito "restauro" di queste opere d'arte.

14/11/13

Il mistero di Zio Filippone, Topolino e Cucciolo sono cugini? Storie copiate su Retronika Channel!





I fratelli Tattini (Filippo e Francesco) mi hanno mandato questa simpatica chicca, due storie, una Disney ed una Alpe dove Topolino e Cucciolo vivono la stessa avventura.
Le storie sono:  “Topolino e il colpo perfetto” di Carlo Chendi con i disegni di Romano Scarpa, pubblicata per la prima volta sul libretto n.668 del 1968 e “La rapina del Secolo” tratteggiata, mi sembra, da Giorgio Rebuffi che è una ristampa su Storie di Cucciolo n.2 del 1974.

21/02/13

Numero sconosciuto (privo di copertina) di Cucciolo, 80 pagine numerate da 3 a 82 (attendiamo aiuti) recensione di Luca Lorenzon


Salvatore Giordano prova ad aggiungere almeno i disegnatori

1) Giorgio Rebuffi
2) Giorgio Rebuffi
3) Onofrio Bramante (Brahms)
4) Alberico Motta in overdose di Jacovitti
5)Giorgio Rebuffi


Agnelloski pasqualeff (16 tavole): le tribolazioni di Cucciolo e Beppe (cui si aggiunge Bombarda) per procurarsi un agnello da cucinare per Pasqua. Il titolo è giustificato dal fatto che il lupo Pugacioff ha un ruolo di rilievo. Storia canonica ma piacevole, con una simpatica gag finale. ***


 

Il Confusionifero (12 tavole): un capolavoro http://lucalorenzon.blogspot.it/2011/02/fumettisti-dinvenzione-5.html*****

 

Robin Het e l’allegra brigata della foresta – avventura in canoa (16 tavole): Robin Het e i suoi compagni Tremarel e Mac Kefif vanno a caccia nelle foreste di quella che sembra essere la regione dei Grandi Laghi (nonostante il titolo lasciasse intendere che fosse una parodia di Robin Hood) ma il grasso Tremarel si attarda per prendere una preda e viene catturato dagli indiani che introduce ai piaceri dell’alcol. Dopo una rocambolesca fuga si ricongiunge agli amici in canoa, tanto per giustificare il titolo.
Non ho gradito l’inserimento di una storia più avventurosa e leggermente più realistica in un contesto prettamente umoristico come quello di quest’albo, e la trama di questo fumetto non mi sembra particolarmente originale, ma i disegni denotano una certa cura e non vorrei farmi infuenzare dai pregiudizi.
Tre stelle e non ne parliamo più, Salvatore. ***

 


Il ratto delle Sabine (12 tavole): per quanto messa in ombra da Il Confusionifero, anche questa splendida storia si segnala per i diversi piani narrativi in cui si muove e per molti divertenti e riuscitissimi giochi metanarrativi.
Come annunciato da una didascalia (sicuramente vestigia di una precedente edizione, visto che dei fatti riassunti non c’è traccia in questo numero) Cucciolo e Beppe proseguono la loro carriera di reporter e decidono di fare un servizio su un’opera teatrale che Bombarda metterà in scena: Il ratto delle Sabine. A causa di una indigestione di fagioli i due attori protagonisti non possono recitare, così Cucciolo e Beppe salvano la situazione e si offrono di sostituirli.
La storia alterna le vicende recitate con le reazioni scomposte del pubblico, e si caratterizza per splash pages e “panoramiche” degne di Jacovitti, autore a cui alcune anatomie sono palesemente ispirate. Notevole per una pubblicazione del genere, fatta di corsa e al risparmio, l’horror vacui che pervade le tavole, caratterizzate da un sovraffollamento di facce e dettagli (ai lettori un premio di un chilo di fagioli se riusciranno a trovare il personaggio storico tra la folla!).
Questo particolare tipo di narrazione permette di condensare un sacco di informazioni in poche pagine, e in effetti la rappresentazione della commedia dura solo 4 tavole pur presentando molte situazioni e sottotrame.
Al di là degli inserti surreali (a tavola 4 un figuro irrompe nella pagina per raccontare una barzelletta) la dirompente vis comica della storia si manifesta al meglio in tre occasioni: la rivelazione della vera vita coniugale dei romani dopo il ratto delle mostruose mogli, la genialità di Bombarda che pensa a quanto guadagnerà con tutti gli ortaggi che il pubblico imbufalito gli lancia e l’inedita paraculaggine dei due protagonisti che rimessi i panni di reporter scrivono una cronaca assai addomesticata dello spettacolo.
Una storia da recuperare. *****

 




La guardia del corpo (16 tavole): il cagnolino giapponese Gigorocane cerca impiego come guardia del corpo ma non viene preso sul serio a causa delle sue dimensioni mignon. Dopo essere riuscito a suonarle nientemeno che a Pugacioff viene indirizzato verso Bombarda che sarebbe ben lieto di avere qualcuno che lo difendesse dalle attenzioni del lupastro: Gigorocane dà dimostrazione delle sue incredibili abilità marziali e Bombarda lo assume.
Il povero Pugacioff viene ripetutamente sconfitto e nemmeno lo iettatore Giona la spunta su Gigorocane. Finché incontra il gatto Bernabò (da quello che ho capito, titolare col topo Achille di un’altra serie) che con l’inganno gli affida la pianta carnivora Pitagora. Proprio questo strambo vegetale che fuma la pipa, già intravisto in Agnelloski pasqualeff, si rivela essere il rimedio contro Gigorocane.
È probabile che La guardia del corpo facesse parte di un corpus di storie collegate fra di loro, o che sia il frutto di un rimontaggio, visto che Pugacioff fa riferimento a una scena che non è presente in questa versione. ****

 


18/02/13

Il Cucciolo di Alberico Motta-Chicca in salsa Alpe reperita da Luca Montagliani (Laca de la Vega)

tratta da la ballata delle pallate

Cito Laca:


Guarda che bel bilanciamento degli spazi e dei neri...!!!
E Motta, spesso, faceva queste storie tutte composte da splash page piene di giochi... le prime storie giocabili...dell'editoria!!!


25/09/12

Altri cross over francesi: Cucciolo, Beppe, Bibì e Bibò...






Strana rivista Pim Pam Poum Pipo conteneva:
 I Katzenjammer Kids (i Bibì e Bibò del Corriere dei Piccoli)  di Rudolph Dirks insieme agli scatenati Cucciolo e Beppe!
 I disegni come indica Fabrice Castanet su Facebook sono di  Jean Cézard.

23/08/12

Tutto Picky n.1-suppl. a Tutto Cucciolo 190 -Lire 600-Edizioni Alpe-1982***


Ferie finite sigh!

Il primo personaggio "paragone" che mi viene in mente leggendo Picky è Trottolino dell'edizioni bianconi. Personaggi del genere sono privi di qualsiasi personalità, dei mediocharacter che proprio per la  mancanza di particolari virtù si prestano ad esperimenti di qualsiasi tipo lasciando liberi gli sceneggiatori nella creazione della storia. Picky è una degli ultimi personaggi pubblicati dalle mai troppo rimpiante Edizioni Alpe che partorirono Tiramolla, Cucciolo, Serafino, Top Mix e  moltissimi altri figli meno noti che fanno parte dell'olimpo del fumetto comico italiano.
Picky è un cagnolino vestito alla moda con un bel medaglione a forma d'osso sulla felpa gialla.
Il cast è riciclato e trito con i soliti nipotini che qui si chiamano Billy e Lilly e l'eterna  fidanzata Patty.
Le storie sono passabili e non qualitativamente inferiori a quello che passava il convento in quel periodo.
Il tutto è disegnato da Attilio Ortolani (Grazie a Fabrizio Mazzotta)

Le storie:

1) Un Quarto d'ora di Celebrità: Un sosia di Picky, scienziato pazzo scappato dal manicomio, inventa un missile in grado di distruggere l'intero pianeta. Il folle verrà fermato da Mister Peace una sorta di Lando Buzzanca versione Sgt. Pepper***




2) Fai da te: Il laido Foxy (la nemesi costante del personaggio, una volpe imbrogliona) vende per pochi dollari al povero cagnetto un serie di rifiuti tecnologici che spaccia per "televisore fai da te". Dopo essere stato  fulminato e   vittima di un esplosione , Picky  trasforma per caso la tv in un ricevitore internazionale migliore di MySkyHd , i parenti di Murdoch acquistano l'oggetto per centomila dollari e la famiglia canina può così andare al famoso cinema Tiramolla dove trasmettono "Forza Tira" in prima visione****





3) Il singhiozzo: Picky perseguitato da un persistente singhiozzo viene assunto da Radio Onda Zeta per degli stacchetti pubblicitari***




4) Il Quiz: Picky e famiglia per partecipare ad un quiz radiofonico comprano centinaia di enciclopedie e vincono centinaia di enciclopedie. Finiranno a vendere libri al mercatino rionale. Storia che ti fa benedire l'invenzione dell'Internet e ti da un idea per la destinazione della costosissima Treccani che è stata comprata a fior di fantastiliardi dai tuoi genitori***




Senza infamia e senza lode.

Adesso giochi e pubblicità...