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25/03/24

Brigantino e Bragozzo , altri due personaggi Bianconi


Gaspare Pero mi ha inviato questa chicca e scrive:
"Sfogliando Gran Felix n° 3 del 1980, che contiene presumibilmente due Super Felix data la numerazione delle pagine più "abbondante" del solito, mi sono imbattuto in questi due personaggi dei quali non ho trovato traccia né su Internet né nel tuo libro...
Si tratta di una coppia fin troppo assortita di pirati. Brigantino è il capitano, piuttosto irascibile e insofferente delle sbadataggini del suo marinaio, Bragozzo, che usa il cannocchiale al contrario ed è tutt'altro che coraggioso.
Nella storia in questione, avente comunque Felix come protagonista "in contumacia", i due finiscono per sbaglio su un'isola abitata da grosse scimmie che iniziano a bombardarli di noci di cocco.

23/06/23

Quando Satana era bellissimo: le altre origini di Geppo (Motta e Dossi)


A volte penso che alcuni fumetti non possono essere più pubblicati...per robe innocenti come la rappresentazione di una fede religiosa piuttosto che ultraviolenza, sesso e sangue. 
Per un editore è più facile ristampare Gore Scanners o Sorchella che le candide  e "cattoliche" storie di Geppo. 
Per assurdo l'editore ideale per una riedizione di Geppo  sarebbe  edizioni San Paolo che ha i soldi e i mezzi per una cronologica del diavolo buono...ma dubito che sia interessato  a mettere un demone sulla copertina del Giornalino.
Pare impossibile che descrivere un dio buono ormai sia screditante per l'autore che automaticamente viene bollato come bigotto, retrogrado e fuori dal tempo, soltanto se descrivi massacri alla Devilman puoi parlare di angeli e demoni, eppure sino agli anni ottanta i fumetti italiani per bambini erano pieni di santi e madonne, i Bianconi sicuramente più di quelli Alpe. Gli americani mi pare che nei fumetti umoristici non abbiano mai (o quasi) inserito figure religiose, forse avevano ragione loro, inserire Gesù in un comic di Bugs Bunny è un po' come la storia di Zelensky a Sanremo, nei luoghi (anche virtuali) del divertimento non bisogna riflettere ma ridere.

03/11/21

Il Braccio di Ferro dell’edizioni Cenisio


Sarebbe bello sapere come venivano gestiti i diritti di Popeye negli anni ottanta e novanta, mentre Bianconi continuava a pubblicare le sue serie storiche sul marinaio più forte del mondo nelle edicole "a sorpresa" appaiono degli albetti con la famiglia del guercio editi da Cenisio.

20/10/21

Intervista a Sandro Dossi


 

Si può discutere sulla qualità del fumetto odierno, ci si può scannare tra lettori ed autori, si può parlare male degli editori...ma c'è stata un'epoca in cui ci si divertiva, in cui chiunque (avendone le doti) poteva fare il disegnatore o lo sceneggiatore, senza aver bisogno di bestemmiare  contro i detrattori, senza aver bisogno di mostrare tette e sangue e senza aver bisogno di sti cazzo di social. Sandro Dossi è l'unico che ancora mi fa vedere il mondo del fumetto come lo immaginavo da piccolo, una specie di fabbrica di gioiosi elfi con la matita in mano che hanno il solo intento e bisogno di sollazzare il lettore. Sandro Dossi è l'unico Babbo Natale in cui ancora credo.
Qui lo ascoltiamo in nuova intervista per il giornale di San Donato Milanese 😊
Il video ho notato che si vede soltanto nella versione Desktop di Retronika. Allego comunque il link:

31/03/21

Sandro Dossi: Le origini Bianconiane di Nonna Celesta...non guarderete più Trinchetto nello stesso modo (di Lorenzo Terranova)

 

Sfogliando alcuni albi della seconda serie di Popeye, mi sono imbattuto in un dittico di storie di Sandro Dossi del 1979 con l'introduzione di Nonna Celesta nell'Universo BraccioBianconico, una chicca di cui non avevo memoria (e con un Trinchetto finalmente bastardo quanto il Poopdeck Pappy di Segar)!

19/03/21

La grande guida a Super Braccio Di Ferro prima serie (di Lorenzo Terranova)

 

Super Braccio di Ferro prima serie

Come sappiamo, le storie di Braccio di Ferro prodotte dall’editore Renato Bianconi, ed edite sull’omonima testata, sono state, nel corso di quasi 35 anni di pubblicazioni, ristampate molte volte su un numero esagerato di collane, alcune di lunga vita, altre effimere. La collana Super Braccio di Ferro è stata la prima, e la più longeva, collana di ristampe del forzuto marinaio. Si articola in due serie, la prima di 86 numeri, dal 1964 al 1972, e la seconda, di ben 277 albi, dal 1973 al 1994. La prima serie nasce inizialmente come raccolta, e questo la rende particolarmente interessante per i collezionisti in quanto possederne i primi numeri consente di accedere ai primissimi, rari albi del mensile. Se non che, nel tempo, i primi albi del Super sono diventati altrettanto rari, e quindi sono molti gli appassionati che si sono interrogati su quali albi originali sono raccolti in qual’altro numero del Super. E inoltre: il Super ha mai pubblicato storie inedite? Questo articolo intende rispondere a queste domande, andando a coprire il primo periodo di vita del Super Braccio di Ferro come raccolta, e quello immediatamente successivo.

15/04/20

Popeye contro la Donna Ragno (di Sandro Dossi) 1978




Il gentile Stefano Bettini mi ha spedito questa bellissima storia disegnata da un Sandro Dossi in stato di grazia. Si sbeffeggia la Marvel questa volta in casa Bianconi. Se Renato non aveva i diritti di un fumetto americano il protagonista di questo comic  "concorrente" doveva essere malvagio anche se era un eroe come l' Uomo Ragno. Scrivo Spiderman, anche se in questo caso abbiamo una Spiderwoman, perché la parodia non è diretta a Jessica Drew che ha ben altri poteri di quelli mostrati da questa criminale che tesse la tela e ruba dollaroni.

12/11/18

Recensione Geppo 140 - Maggio 1986





Gaspare Pero ha frugato nella cantina che è stata "territorio" del padre, e ci ha trovato uno scatolone con buona parte di quei fumetti che lamentava di aver perduto nel corso di un trasloco quasi trenta anni fa... Tra questi la collezione quasi completa del Pepito Bianconi (manca il n° 1  recuperato su Ebay in tempi recenti), vari Cenisio, qualche Tutto Cucciolo, Braccio di Ferro... e un Geppo. Questo albo di  Geppo, Gaspare lo recensisce  perché un pezzo da collezione per il livello delle storie che contiene, tutte di Sandro Dossi.

14/02/18

Fan fiction: Geppo: Mediazione infernale


Vignetta di Sandro Dossi

Mediazione infernale
 by Andrea Micky

Durante il suo bighellonare quotidiano, il gatto infernale Caligola trovò un posto che gli parve adatto per fare un riposino.
Ma proprio quando il felino si mise comodo, la voce del suo padrone lo fece sobbalzare.

“Caligola, inutile parassita, é così che fai il tuo dovere?” domandò Satana, arrivando all’improvviso.
“Che dite, maestà?” domandò Caligola, ancora mezzo addormentato.
“C’é un topo che rosicchia il formaggio nella dispensa e tu te ne stai qui a poltrire, anziché dargli la caccia” spiegò Satana.
“Vado subito a prenderlo -assicurò il gatto- Ma dovrò avere accesso alla dispensa, per difenderla adeguatamente”.
Capendo l’antifona, Satana dichiarò “Tu gli darai la caccia senza toccare niente. E se mancherà qualcosa, ti getterò nel fuoco eterno”.
“Va bene, sire” rispose il felino, facendo la riverenza.

22/01/18

Fanfiction: Un centesimo prezioso



Vignette di Sandro Dossi


Un centesimo prezioso
by Andrea Micky

In conformità ai suoi doveri di sovrano, Satana controllò lo stato delle casse infernali e come al solito, emerse una situazione catastrofica.
“Maledizione! Ci sono un sacco di conti da pagare e i soldi non bastano” sbraitò Satana, gettando in aria una pila di fatture. “Come affronteremo la situazione?” chiese il diavolo contabile.
“Per adesso, applicheremo una nuova politica fiscale. Poi si vedrà” stabilì il re dell’inferno.

Il giorno dopo, Geppo scoprì di essere nuovamente al verde.
“Sob! Se fossi un vero diavolo non avrei di questi problemi, ma essendo buono, vengo retribuito con una paga da fame” sospirò lo sfortunato demonio.
Quelle parole però, gli ricordarono che era giorno di paga e leggermente sollevato, Geppo corse a riscuotere il suo misero stipendio.

Quando Geppo raggiunse l’ufficio paghe, c’erano già parecchi diavoli in attesa.
I primi a riscuotere furono Belzebù e Aleppe (i 2 favoriti di Satana), che però uscirono brontolando dall’ufficio.
“Che succede?” chiese loro un collega.
“Satana ha aumentato le trattenute sul nostro stipendio” rispose Belzebù.
“Adesso, la nostra paga ammonta ad un solo dollaro” aggiunse Aleppe.
Apprendendo quella novità, i diavoli si misero a brontolare, mentre Geppo si allontanò in silenzio.
“Se i migliori hanno ricevuto un solo dollaro, é inutile che io, il peggiore, mi presenti” pensò il diavolo buono.

La nuova politica fiscale di Satana causò subito una serie di contraccolpi, primo fra i quali uno sciopero del personale.
Il sovrano stava camminando nel suo ufficio, tentando di trovare una soluzione, quando qualcuno bussò alla porta.
“Chi é?” chiese il re dell’inferno.
“Sono Geppo. Vorrei parlarle” rispose una voce fuori dalla porta.
“Vieni avanti, cretino. E spicciati” ordinò imperiosamente Satana.

08/12/16

Cross Over Bianconi! Il diavolo rapinatore di (Sandro Dossi 1986)


L'albo in questione è Braccio di Ferro 461 del 1986, periodo nel quale, devo dire, il nostro marinaio non era raro a carognate e giochi sporchi di gelosia nei riguardi del "collega di testata" Timoteo... In questo caso, ne "Il diavolo rapinatore" di Dossi, il figlio di Bacheca deve trovare un modo per campare dopo che quella strega di sua madre gli ha tagliato i viveri.

18/05/16

L'eredità della nonna (una storia degna di Cronaca Vera) di Alberico Motta e Sandro Dossi*****


Mentre sul numero natalizio del Topolino Mondadori si profondevano, sicuramente,  i soliti “buoni sentimenti”  in casa Bianconi-Metro, senza rispetto alcuno per le sante festività e con sprezzo del pericolo, sul Popeye 99 del dicembre 1989, pubblicavano una storia del duo Motta-Dossi  degna dei peggio numeri di Cronaca Vera. Siori e siori, pensavo che fosse questa la storia più cattiva di casa Bianconi ma mi sbagliavo! “L’eredità della Nonna” batte in malvagità di 100 punti la storia di Nerone. Tutto inizia con Nonna Celesta che decide di lasciare il suo gruzzoletto al bravo Braccio Di Ferro, per evitare che il vecchio bastardo ubriacone che si ritrova come figlio spenda tutto a carte, donnine, tabacco e vinaccio sfuso da osteria.

04/05/16

Pinocchio di Alberico Motta e Sandro Dossi Edizioni Cliquot 2016 ****


Finalmente sono riuscito a mettere le mani sul primo libro a fumetti della casa editrice del benemerito Federico Cenci. Fisicamente l’edizione è pregevole, per la prima volta vedo parte dei maestri Bianconi stampati con il rispetto che meritano, ottima carta e copertina, fantastico l’editing grafico.
La nota particolare sta nella genesi del libro, il primo caso italiano di riuscito crowdfunding di un fumetto vintage e su una piattaforma nazionale.
Che sia questa la strada da percorrere per leggere quel che realmente vogliamo in barba ai colossi dell’editoria che ci  ripropinano ad libitum sempre le stesse carcasse dei comics lette e rilette in tutti i formati possibili?
Che ci sia la possibilità, un giorno, di far ristampare le storie che non riusciamo a recuperare, il personaggio amato e dimenticato e perché no pagare di tasca nostra i diritti di un fumetto che nessuno ha il coraggio di riproporre?
Ben venga il progresso che esalta il passato, tutti i lettori devono essere soddisfatti  e non di solo Marvel e Sbe è fatto il mondo.

29/03/16

Poldo "L'invito a Cena" (testi e disegni di Sandro Dossi)


Il Buon Gaspare Pero, fiero combattente dell’ordine bianconiano in perenne ricerca di delizie con le quali imbandire la tavola di Retronika ha trovato questa bella storia di Sandro Dossi che come al solito dietro la semplicità di tratto e sceneggiatura nasconde insegnamenti che vengono colti da grandi e piccini. Una critica ai “viziati” di quest’epoca moderna, quelli che non si accontentano, in barba a chi, vivendo alla giornata, è felice di quel che poco è riuscito a recuperare per sfamarsi  e restare in piedi ancora un giorno per poter domani continuare la ricerca di quel “pane quotidiano” promessoci da quella chiesa che non fa nulla, avendone piena possibilità economica, per fermare l’ondata di clochard e migranti che vagano come anime perse nelle grandi e piccole città.

18/09/15

Il gradito ritorno del Pinocchio di Alberico Motta e Sandro Dossi



Per chi non lo sapesse Federico Cenci ha aperto una casa editrice e da un tipo come lui non ci si poteva aspettare altro che il recupero di almeno una parte dei personaggi bianconiani.
Vi copio ed incollo il comunicato stampa appena arrivatomi:
Squillo di trombe! Rullo di tamburi!
Cliquot è lieta di annunciare il ritorno di
PINOCCHIO
di Sandro Dossi e Alberico Motta
nella collana Segni n.1
Alberico Motta (Monza, 1937) inizia l'attività di fumettista nel 1952, ancora studente, collaborando con l'Editrice Dardo dove ha occasione di crescere professionalmente realizzando copertine di Blek e Miki, fino a esordire con storie comiche su Cri-Cri e Chicchirichì. Firma poi alcune storie di Cucciolo e Tiramolla per l'Alpe prima di accasarsi stabilmente presso le Edizioni Il Ponte di Bianconi. Per l'editore milanese Motta crea suoi personaggi (Pierino, Napoleone Sprint, Nerone, Ursus e altri) e scrive sceneggiature per innumerevoli personaggi, da Geppo a Braccio di Ferro, da Soldino a Trottolino, da Felix a Tom e Jerry, lanciando successi come Provolino e Pinocchio. La sua ultima creazione per Bianconi è la serie di culto Big Robot. Negli anni Ottanta collabora con la Disney per Topolino e altre testate, realizzando poi anche fumetti per l'estero (Fix und Foxi) e collaborando a varie testate di giochi ed enigmistica.
Sandro Dossi (Monza, 1944) ha iniziato la carriera di disegnatore nei primi anni Sessanta inchiostrando le tavole di Pierluigi Sangalli per l’editore Bianconi, passando poi a realizzare storie del Gatto Felix. A partire dal 1966 diventa uno degli autori di punta di Braccio di Ferro e Geppo, collaborando contemporaneamente a innumerevoli altre testate della casa editrice milanese, da Chico a Pinocchio, fino a Tom e Jerry. Nel 1980 entra nello Staff di If, tramite il quale inizia a lavorare per le pubblicazioni Disney, collaborazione terminata nel 2006 dopo circa 200 storie a fumetti. Negli anni Novanta ha disegnato per Il Corriere dei Piccoli, Tiramolla, Topo Gigio, Prezzemolo. Più recentemente ha realizzato albi gioco per l'infanzia per DeAgostini, Play Press e altri editori.
Un incontro con Napoleone, una gita a Venezia, un viaggio in un futuro popolato da robot… Se siete ultraquarantenni probabilmente ricorderete le avventure incredibili e anche un po’ bislacche del
Pinocchio a fumetti dell’Editoriale Metro, altrimenti… non potete immaginare quello che combinerà il burattino di legno assieme agli altri celeberrimi personaggi collodiani.