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19/03/24

Goldrake contro Jeeg Robot d'acciaio


Quando uscivamo dal cinema, dopo che i nostri genitori ci avevano comprato indebitandosi l'ennesima inutile enciclopedia, la domanda che ci assillava era ma perché non c'era Jeeg?
Eravamo totalmente ignoranti, le fonti mancavano e davamo per certi anche gli assurdi montaggi e doppiaggi che Enrico Bomba ci propinava in quei malsani frullati che erano i vari Mazinga contro Goldrake o contro gli invasori spaziali.
Perché c'erano due Ryo? Cosa era successo a Getter Robot? Perché Alcor e Ryo Kabuto hanno la stessa faccia? Chi cavolo era Devilman? Ma alla fine Goldrake (anzi Goldjack) moriva sul serio?
Ma soprattutto dov'è Jeeg robot d'acciaio?

23/11/16

Classici Disney prima serie PAPERCLAN 1976 500 lire****



Sotto una gioiosa copertina di Giancarlo Gatti troviamo un bel po' di storie goduriose condite come al solito dai divertentissimi (e cattivissimi) siparietti di Gian Giacomo Dalmasso e Giuseppe Perego. Che cura, signori, che cura. Il bello di questi volumetti era proprio quel prologhino che dava senso e corpo alla raccolta. Mica per caso si collezionano soltanto I Classici Mondadori, dopo Arnoldo fu il caos e l'unica cosa che accomunava il vecchio ed il nuovo corso della serie era la numerazione. Sono contento che Panini con Topostorie abbia ripreso l'idea della storia di raccordo nei volumi monotematici.

02/11/15

Gli è scappata non sgridarlo! (1976)




Uno "spotonika" inviato dal lettore Oldtimeswillie, vi copio il testo dell'intervento del nuovo collaboratore:

"Essendo stato, sino a grande, un vero pisciasotto, ricordo che spulciavo sia i giornalini a fumetti, sia le riviste dei “grandi”, cercando di capire se fare la pipì addosso o la pipì a letto fosse un problema solo mio. Così un giorno mi imbattei in questa pagina (apparsa sul “Radiocorriere TV” nel 1976) e me ne “innamorai”. E’ vero che la pubblicità parlava di bambini di oltre due anni quando io ne avevo già sette o otto, ed ero troppo grosso per indossare il pannolone notturno; ma ogni volta che mia madre mi sgridava o minacciava sonore sculacciate, io le mettevo sotto il naso la rivista e cercavo di assumere la stessa espressione contrita del bambino della foto.

06/11/14

Fumetti sì fumetti no? (1976)



Ho trovato questo interessante articolo vintage su Bollettino Salesiano ANNO 100 N.19 . L'esperto Domenico Volpi viene mandato in missione dai preti per acquistare tutti gli albi a fumetti in edicola presenti nel 1976. Il bottino è composto da 183 albi divisi per generi è la spesa è di ben 50.000 lire. Il blocco era diviso in  sei categorie (senza contare le loro varie sottospecie): fumetti pornografici (63), (i più numerosi), avventurosi (54), umoristici (47), di guerra (7), per intenditori (7), e fumetti neri (5). Adesso copio ed incollo il testo delle "recensioni"  con qualche mia osservazione in rosso (chi vuole leggere l'articolo completo vada al link sopra)

Umoristici. Raccolgono personaggi famosissimi: Topolino, Paperino e tutti gli altri figli di Walt Disney; Braccio di Ferro, Tom e Jerry, Gatto Silvestro, Braccobaldo, Mio Mao, Yoghi, Provolino, Tiramolla...Sembrano i più innocenti e tranquilli (e lo sono abbastanza). Le loro storielle divertenti sovente sono piuttosto banali e si ripetono; gli elementi negativi sono rari (il mito del denaro), ma anche quelli positivi sono scarsi. Il tono generale è l'evasione e il divertimento, più una buona dose di consumismo e conformismo. ».

(il mito del denaro suppongo sia rappresentato dall'avidità di Zio Paperone, il consumismo dalla enorme quantità di materiale pubblicitario sul Topolino Mondadori dell'epoca, il conformismo non ho proprio idea, di sicuro non il Tiramolla di Rebuffi o Provolino di Motta e Sangalli)

Avventurosi. Avventure di ogni epoca e luogo; eroi spaccatutto; coraggio e amicizia come valori positivi, odio e vendetta come costanti negative; culto dei muscoli e delle armi: in genere gli eroi si affermano non per le loro doti morali, ma per l'abilità nell'uso dei muscoli e delle armi. La violenza qualche volta raggiunge la stupidità (grida il vendicatore sparando: « Muori, cane, così impari a vivere »). Qualche personaggio: Tex, Zagor, Piccolo Rangers, Roy Texas.
(Quel "Muori Cane..." verrà dal Tex? L'unico serial killer del gruppo mi pare sia mr. Willer..anche se ci sono buone probabilità che sia una frase di Roy Texas dello studio di Nicola Del Principe e pubblicato da Bianconi) 

19/02/14

Sele Pocket n° 12 TEX MILLER gennaio 1976 NEA OMNIA EDIZIONI lire 500***1/2



La copertina intera è più esplicita

Pur non essendo un estimatore del genere una perla come questa deve essere recensita.
Questo massacro comico/erotico del più famoso eroe italiano dopo Giuseppe Garibaldi ad opera dello sceneggiatore Di Vitto (che addirittura in una vignetta dell'albo se ne bulla) è scritto e disegnato da chi era esperto dell'epopea texiana e capace di assestare certi colpi bassi così bene che non si può fare a meno di ghignare. Gli albi Sele Pocket erano tutti basati sulla parodia e devo dire che, nonostante Sergio in un suo redazionale ne parlasse malissimo a me sembrano di qualità e standard superiore a certe cose dell'ediperiodici.

10/03/13

Emirati Arabi, C.I.A, Hitler, Corruzione...Gatto Felix n.19-Luglio 1976-lire 200-Edizioni Metro*****



Il numero in oggetto è tutto disegnato da Umberto Manfrin  tranne un paio di "minime" di Mario Sbattella e  la cover  di Alberico Motta.


Madonna mia quando era avanti Manberto!
1)Kitty-Follie d'Arabia*****

Qua stiamo quasi agli stessi livelli di cattiveria del Dittatore di  Sacha Baron Cohen, leggete la battuta sulle mogli. detta dallo  sceicco...



...Zampanera che descrive con dovizia di particolari i rapporti tra C.I.A. ed emirati arabi...


...Kitty novella emira che sceglie dal suo harem  un manzo adatto per un "sano" party post-elezioni.
Festini degni di  un deputato italiano " a caso".





2) Inky e Dinky-In tre si canta meglio***

...follia allo stato puro.





3) Felix-Strani anniversari*****

Cosa ne pensate di una storia in cui Adolf Hitler s'incazza con un gatto perchè dice di avere il baffo più grosso?
Freud  ci ha speso una carriera  a trattare l'argomento "invidia del pene".


Zampanera che spara Heil! a manetta ed il Führer che ancora urla di avere il "baffo" più grosso di tutti.



Felix , come un'Inglorius Bastard tarantiniano vuole mettere la stricnina nel tè del tedesco antiebraico.
Kitty complice fredda più di Shosanna Dreyfus.



Un bel PUONCIORNO alla Ratzy.



La scienza insegna...Felix essendo di "colore" aveva sicuramente  il  "baffo" più grande  dello   zio di Adriano Celentano (così dicevano Castellano e Pipolo in un film del  1978)





4) Zampanera-La città profumata****

Sindaci corrotti ,arrichiti inquinatori, gente che finanzia la campagna antifumo e getta puzzolentissimo "acido prosergitopico" nei fiumi. Storie di camorra che nemmeno nei film di Mario Merola.




C'è di tutto in quest'albo di scuola Bianconi.
Manberto scatenato e privo di freni con storie che sono ancora freschissime e tutt'altro che buoniste.
Questi erano quelli che chiamavano fumetti per bambini!



Bonus.
Un pò di spot popeyici di Sangalli.




06/12/12

Braccio di Ferro cantante italiano


Il nostro amato marinaio ha all'attivo nel  mercato discografico nazionale ben due dischi a  33 giri e qualche singolo.




L'opera è di Ricky Gianco che prestò la sua voce a questo particolare esperimento sonoro con dei risultati non disprezzabili e con discreta conoscenza del mondo di Segar.



Il testo, ad esempio di "Brutus" descrive un background triste ma psicologicamente approfondito e plausibile del  barbuto nemico di Popeye.




Le copertine dei dischi , come avrete notato, erano tratte  da tavole di Bud Sagendorf  o ispirate all'autore.



Braccio di Ferro

 


Lp, 1976 , Intingo

Brani:

1) Son Braccio di Ferro, yes
2) Pop, pop, Popeye
3) Blues dei perché
4) La luna
5) I panini di Poldo
6) L'uomo delle nevi
7) Io sono un uragano
8) Olivia innamorata
9) Il mare
10) L'isola macrobiotica
11) Il sole
12) Ninna nanna di Pisello 


Quel rissoso, irascibile, carissimo Braccio di Ferro

 

 
Lp, 1976 , Intingo


Brani:

1) Brutus
2) C'è un orsetto tutto nero
3) Giro del mondo
4) La ghianda, la pagliuzza e la bolla di sapone
5) Serenata ad Olivia
6) Jingle bells (É Natale ormai)
7) Me, io son sensibile
8) Il ghiro
9) Se non mangi gli spinaci
10) Al bar di Popeye "Glop" 


 Qui di seguito un paio di brani trovati su youtube:


04/06/12

La guerra dei cloni continua... l'altra faccia di Obelix-Gigetto Barbone Perfetto anno 1 n. 3 (credo 1976) -lire 100 -Edizioni Selemark***



























Non potevo resistere..

Ecco a voi un parente  italiano del famoso gallo francese Obelix  che nonostante la faccia da bietolone, deve essersi divertito molto nelle sue missioni a Roma. Gigetto è uno dei poveri figli abbandonati dal cornutone panzuto sotto i ponti  del Tevere.
Scherzi a parte l'ormai famoso D. Mira (Marco Scalia come ben sapete grazie all'ispettore Luca Boschi) nelle serie contenute in quest'albo si è veramente lasciato prendere la mano...quella di  Uderzo, Morris e anche il nostrano Leone Cimpellin. Non sono cattive le sceneggiature e nemmeno i  disegni, peccato per " l'eccesso d'ispirazione".

Le storie:

1) Gigetto e la vera nobiltà: Gigetto va a conoscere il ricco cugino Sir Christopher Blum (preso par paro, compreso il maggiordomo da qualche storia di Lucky Luke). Chiama Asterix per farsi dare un passaggio in Inghilterra, divora un pollocinghiale. Il barbone ritorna  in Italia perchè crede incivile la caccia alla volpe***


poteva cancellare almeno le righe dai pantaloni

voga Asterix...voga!


Per Toutatis!

Jolly Jumper?




2) Joe Crockett-errore giudiziario: Qui si esagera , Joe Crockett e Feewlight sono praticamente Nevada Kid e Slim Revolver di Leone Cimpellin (vedi qui) con i ruoli invertiti. AHAHIAIAIAIAA! *


no così no...proprio precisi precisi

3) Sfortunello-Eroe Ecologico: qui va meglio, ritorna il Woody Woodpecker con il riporto che questa volta effettua un attentato kamikaze alla ditta inquinatrice Menefreghini. I disegni che  questa volta sembrano tutti farina di D.Mira e la storia in stile black block  vanno  premiati***


Bravo Sfortunello diglielo te...


Cercate l'albo se volete una visione globale dell'universo.

29/05/12

Il clone di Picchiarello -Sfortunello N.7 Agosto 1976 - Collana Orchidea-Edizioni Selemark-Lire 150 ***


Roba bona! Roba bona! Venite tutti qua che si sfornano fumetti ruspanti e casarecci  come fatti in casaaaa!
Quello che vedete qui sopra  non è Picchiarello  con una nuova acconciatura , non è nemmeno un picchio ma dice di essere un  paperetto  e  gli squeck abbondano. Se fossimo nel mondo del cinema ci troveremmo nel mondo  delle grandi star americane   che per fame  vanno a lavorare dai fratelli Vanzina o a fare le pubblicità giapponesi.
Se copiare è la più grande forma di adulazione, come diceva Tiziano Sclavi quando scriveva le sceneggiature di Dylan Dog, allora in casa Selemark erano degli adoratori di Walter Lantz ed avevano la casa tapezzata di santini di Chilly Willy e tutti gli apostoli (compreso quel giuda di Buzz Buzzard).
Comunque questo apocrifo disegnato da tale D.(se qualcun sa che parli) Mira è una gradevole lettura.

I disegni spaziano dal gradevole all'orrendo senza continuità logica.

Il "papero" (si non ci credo nemmeno io) Sfortunello è ( indovinate un pò)  Sfortunato (vabbè signor Selemark , come dice Lei , mettiamoci pure Paperino visto che ci siamo...) e si caccia sempre in nuove disavventure.

Le storie




1) Sfortunello e il peso sullo stomaco: Un Hellzapoppin   di assurdità e incogruenze rendono questa storia affascinante. Gnomi che perdono figli , dinosauri, stregoni, uomini primitivi, giganti , pazzi, arpie, demoni giapponesi, draghi, tigri, praticamente la versione ciociara di storie di fantasmi cinesi. Mi ha incuriosito per la sua imprevedibilità***

  


 
2) Fantasmino spaventatore spaventato:  gags degne dei fratelli Lumierè di uno scalcinato comprimario*


3) Calamità - chi la fa l'aspetti: storia originale quanto il  il titolo. Il monello con il nome da spaghetti western penso sia il character peggio disegnato nella storia del fumetto mondiale. Io scarabocchio  cose migliori sulla copertina dell'elenco telefonico quando litigo con i ragazzi dei call center  *


4) Fantasmino e la civiltà meccanica:  tristanzuola*


5) fumetto  riempitivo*


L'albo di Sfortunello è uscito per 9 numeri tra il 1975 e il 1976.
Un cult con il  fascino delle action figures tarocche cinesi .
Se come me volete farvi del male acquistatelo.

02/03/12

Chico n.18 mensile Giugno 1976 lire 300 Edizioni Metro ****




Albo della seconda serie di Chico edita nel periodo che va dal gennaio 1975 ed almeno sino al numero 43 del 1978 ( informazioni tratte dal catalogo del fumetto italiano di Luigi Bona e dal sito di Chico qui)


All'inizio della sua carriera Il prototipo Chico Cornacchia disegnato da Giulio Chierchini e Giovan Battista Carpi nasce negli anni 50 come comprimario di varie testate dell'edizioni il Ponte poi Bianconi e successivamente Metro. Il primo Chico Bianconi è spigoloso e con una lunga coda e ricorda più il Picchiarello di Walter Lantz piuttosto che il Paperino disneyano. Molte storie del primo periodo furono disegnate egregiamente anche da Luciano Gatto ( come potete leggere qui).

Il personaggio venne modificato in Papero nero , addolcito ed ammorbidito su pressione degli autori all'editore , da Alberico Motta e Sandro Dossi per venire incontro ai gusti del pubblico topoliniano e trasformandosi a tutti gli effetti in un nuovo personaggio.

Ringrazio Sandro Dossi ed Andrea Leggeri per le precisazioni.

Non bisogna farsi trarre in inganno dal berretto da marinaio del personaggio, Chico è ben diverso dal cugino bianco americano e anche dal Daffy della Warner Bros.

Il vero Papero Italiano è indigente , non ha parenti ricchi come Trottolino, anzi i due nipoti Tim e Tom sono veramente pestiferi (come i primi Qui Quo Qua pre giovani marmotte) ed ha sul groppone il mantenimento di un nonno misero e pezzente di nome Zaccaria che nonostante la tuba paperoniana vive la vita dei vecchietti reali con pensione al limite della sopravvivenza.

Bisogna menzionare anche il cane domestico Flop, brutto, rozzo, rotondo e scemo ma meravigliosamente tratteggiato anche psicologicamente.

Chico vive nel multiverso bianconiano ed infatti molti comprimari sono gli stessi che si possono vedere nel mondo di Provolino, abbiamo ad esempio il genialoide professor Kraut e la mitica Signora Rosa (forza Italia!)

La copertina è di Alberico Motta

Veniamo alle storie ed ai redazionali dell'albo

Chico- La casa dei fantasmi-disegni e storia di Sandro Dossi-Bellissima storia con una sceneggiatura degna di un albo di Dylan Dog. Il professor Kraut inventa un campanello "chiamafantasmi" che grazie ad ultrasuoni magnetici fa materializzare gli spiriti dell'adilà. Visto che Chico abita in un appartamento nuovo e nello studio del professore non è mai morto nessuno , i due decidono di testare l'apparecchio a casa della devota Rosa che accende ogni giorno i lumini dei morti per tutti i parenti deceduti nella sua casa vecchia di duecento anni.


Succede il putiferio, appaiono lo scassamaroni Zio Burletta, il furibondo Nonno Garibaldino, la fanatica delle pulizie nonna Sgobbina, la bisnonna soprano, il bisnonno pirata cannone compreso e... brrrrrrrr ( i disneyani è meglio che coprano gli occhi) il fantasma del fantolino della cameriera della bisnonna soprano ucciso dalla mamma (novella Franzoni) che l'aveva buttato dalla finestra perchè non sopportava i suoi strilli (cose del genere lo ho lette soltanto su Cronaca Vera). Il pargolo inoltre ( politically correeeeeectttttt yuuu-uuuuuh doveeee seiiiiii?) viene usato come arma contundente dalla stessa signora Rosa in lotta contro gli spettri dei suoi parenti trapassati.


I morti viventi distruggono lo studio di Kraut e la casa di Rosa. Lo scherzoso Zio Burletta attacca il campanello chiamafantasmi alla coda del gatto della povera Rosa. Il felino fugge nel cimitero del paese e Chico recupera lo strumento infernale che ahimè gli scivola tintinnando...come direbbe Tiziano Sclavi benvenuti a Buffalora! Cinque stelle per questa versione comica di Evil Dead di Sam Raimi! Grande Sandro Dossi*****


Chico-a pesca sul fiume- novella con i famosi collages di Mario Sbattella**

Pubblicità "Popeye" con bella illustrazione di Pierluigi Sangalli.


Chico-Bagnino difficile-disegni e storia di Alberico Motta-Chico fa il bagnino per bene e le prende da tutti. Il papero s'incazza e decide di adottare la filosofia dello ZEN (quello di Palermo tipo Mary per sempre). Il bagnino bullo svuota lo stabilimento balneare per la gioia del gestore****




Chico-il tesoro sepolto-disegni e storia di Alberico Motta-storia di routine, nello stomaco di un pescione pescato c'è una mappa ed il papero s'imbatte con i pirati***



Chico-strategia di caccia-disegni e storia di Alberico Motta-piccola storia alla Looney Toons con il "cacciatore cacciato" (il primo scacciapensieri Polistil comprato un secolo fa...qualcuno lo ricorda?)***




Tim e Tom-gli uomini preistorici-disegni e storia di Sandro Dossi-Viaggio al centro della terra di Verne rivisitato da Dossi con cavernicoli contro palafitticoli. Chico dimostra una forza fisica quasi popeyesca in alcuni frangenti.***




Il lupo e la gru-Fiaba illustrata bene da Mario Sbattella***


Zaccaria-una monetina equivoca-disegni di Alberico Motta-Zaccaria elomosina da quel tirchione di Chico dieci centesimi ed è tentato di giocarli al cinodromo. Un ladro ruba le miserie del vecchio pezzente che lo insegue per riavere il maltolto. Viene coinvolto anche un povero poliziotto che vorrebbe tranquillamente farsi i capperi suoi ma viene obbligato da Zaccaria a rincorrere come Aldo Fabrizi ne "guardie e ladri " il novello Totò.


In realtà il criminale è un falsificatore di monete da dieci centesimi e Zaccaria viene elogiato per aver contribuito alla cattura del malvivente. Il povero vecchio va a giocarsi gli spiccioli recuperati alle corse dei cani come desiderava. Una botta di vita...sigh!****



L'olimpo di Chico di Sandro Dossi***


Pubblicità Geppo con illustrazione di Pieluigi Sangalli.



Consigliatissimo ed essendo albo che (ancora) non rientra nel circuito del collezionismo si trova a pochi euro ( trovandolo...s'intende)